Vittoria Tassoni: una cuoca itinerante
Trovo molto difficile definire Vittoria in due parole, così ho scelto queste due solo per il titolo.
Vittoria Tassoni scrive un blog da tanti anni, Vittoria in cucina. Non è un semplice blog è un contenitore esplosivo, denso di proposte immagini e racconti. Mi ricorda quelle scatole che mettiamo negli armadi al cambio di stagione, dove vorremmo fosse tutto in ordine ma c’è sempre una maglia in più che fa stare tutto il resto troppo stretto. E Vittoria è così, non perché sia disordinata anzi, ma la sua mente è un vulcano di idee, il suo ufficio è la sua macchina, la sua giornata piena di impegni e lei non usa agenda. Insomma una donna straordinaria, con una grande energia positiva. Stare con lei, anche se è la persona più semplice del mondo, mi mette in soggezione: la sua inesauribile curiosità, la grande vitalità e il coraggio con cui vive, sono per me un grande esempio.
Questo è quel che dico della mia amica, che ho conosciuto qualche anno fa al congresso di AIFB Associazione italiana food blogger , un gruppo di cuochi, professionisti e no, che non si occupa solo di pentole e padelle, ma considera il cibo un fatto culturale intimamente legato al territorio d’origine. Un insieme di gesti che sono parte fondante dell’identità di ognuno.
Siamo diventate amiche subito e, anche se non ci vediamo spesso, ci vogliamo bene.
Vittoria è una cuoca formidabile, ha studiato tanto, ha un vero talento per l’equilibrio dei sapori ed è aperta a tutte le nuove tecniche culinarie. Soprattutto ama la sua città, Tarquinia e la Tuscia intera. Ė la migliore ambasciatrice che un territorio possa desiderare. Vittoria conosce la storia della sua regione, le ricette tipiche e le rivisitazioni, conosce i produttori eccellenti piccoli e grandi. Da qualche anno ha ideato e promuove un concorso gastronomico per cuochi non professionisti che si svolge a Tarquinia in Agosto, nell’ambito del Divino Etrusco, e che si chiama Divin Mangiando Ogni anno è più bello, più interessante e meglio strutturato.
Cuoca dell’Alleanza Slow Food, Vittoria insegna con precisione e generosità come ha fatto martedì 1 ottobre guidando il secondo show cooking virtuale per giornalisti e food blogger della Camera di commercio Rieti Viterbo, in cui abbiamo cucinato, appunto, gli gnocchi di patate col sugo di guanciale.
Sai che il pepe nero sul guanciale amatriciano non serve solo per conservare e dare sapore? Nel passato infatti era indice dello stato sociale di chi lo aveva preparato. Sai con quale coltello tagliare il guanciale o la cipolla e come maneggiarlo? Sai distinguere le diverse varietà di patate e conosci le erbe aromatiche? Sai che gli gnocchi hanno una storia antichissima e che gli Etruschi li cucinavano proprio nel territorio della Tuscia?
Se vuoi imparare tanto e divertirti, mettiti in contatto con Vittoria. Non preoccuparti se non la trovi subito, viaggiare le piace tanto. Potrebbe essere ad un evento Slow Food, a casa di un’amica o in volo per l’Inghilterra o per l’America.
Ma tornerà sempre a Tarquinia.
Il borgo di Leonessa
Leonessa è un magnifico borgo antico in quota, a 1000 m di altitudine, al confine tra il Lazio e l’Umbria. Una rocca ricca di storia, in un contesto naturale straordinario. Boschi, prati e ruscelli circondano il paese di Leonessa. Si entra in città dalla Porta spoletina, una torre merlata del 1300 di pietra rosa, che è la prima finestra su quel che c’è da aspettarsi passeggiando per questo borgo antico. Qui in inverno si scia, e in primavera e in estate si passeggia, risalendo pendii più o meno ripidi. Leonessa vanta la bandiera arancione del Touring Club Italiano, che la annovera tra i borghi più belli d’Italia.
Le patate fanno parte del cromosoma di Leonessa, si coltivano tre varietà: Désirée a buccia rossa e pasta gialla, Agria a buccia bianca e pasta gialla e la patata Marfona, a buccia liscia bianca e pasta gialla, annoverata tra le più pregiate d’Italia. A metà Ottobre, ogni anno, a Leonessa si celebra questo prodotto della terra con una famosissima sagra.
Inoltre da diversi anni gli abitanti del borgo hanno rispolverato una tradizione antica e molto sentita. Il Palio del Velluto, uno dei pali più antichi d’Italia che richiama molti turisti. Per questo palio a leonessa si lavora tutto l’anno, e non credo di sbagliare nel dire che va visto, almeno una volta. Il Palio del Velluto è a fine Giugno, quando la natura esplode di profumi e colori, e Leonessa torna ad essere, per qualche giorno, un borgo rinascimentale pieno di fascino.
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