Halloween e il giorno dei morti
Mentre tutti cucinano dolci spaventosi per la festa di Halloween, io, cuoca vintage ma anticonformista, preparo lo zemin, con calma. Mi acquatto nei ricordi di famiglia e tra i visi cari che mi tornano in mente grazie ai gesti semplici e accurati che servono per prepararlo. Ve lo racconto oggi, con una settimana di anticipo, per darvi il tempo di comperare gli ingredienti.
Vi prego, non pensate di me che sono snob perché…snobbo Halloween. Oppure pensatelo, forse è vero. In questo mese ho visto veramente tante “ricette mostruose”, e non mi sono piaciute affatto. Quindi ho deciso di dissociarmi e di optare serenamente per l’antichissimo zimino di ceci. Se qualcuno bussa, io avrò pronta una scodella di zuppa fumante, come si faceva un tempo in Liguria al Ben dei morti. Unica alternativa allo zemino è lo Stoccafisso con le fave, un’insalata fredda molto semplice, un piatto povero ma, come spesso accade nella tradizione popolare, nutriente e squisito. Se cerchi altre ricette tradizionali genovesi per la festa dei morti sappi che prepariamo degli ottimi dolcetti di pasta di mandorle: le fave dei morti, che prendono origine da tradizioni molto antiche. Nelle campagne liguri infatti, c’erano usanze di tutti i tipi, gastronomiche e no, per mettersi in collegamento con il regno dei morti e con le persone care che già erano nell’aldilà.
- Stoccafisso con le fave: stokke e bacilli
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